martedì 30 novembre 2010

Un anno di... Ale!

Non scrivo su questo Blog da un'infinità di tempo... A mia discolpa posso dire che gli ultimi 14 mesi sono stati un tantino impegnativi :) Ora il mio cucciolo ha, appunto, 14 mesi... inizia a camminare, dice alcune paroline, ha 2 denti, fa ciao con la manina, batte il cinque, batte le mani, gioca a palla... e, 3 cose di cui vado particolarmente fiera: mangia da solo (con le manine) i cibi tagliati a pezzetti, obbedisce quando dico "no" e prende ancora il mio latte. E' un bimbo meravigliosamente sorridente e, a detta di chi ci sta intorno, felice, curioso, intelligente. E' determinato e caparbio. E' affettuoso e coccolone. Il 28 Settembre ha festeggiato il suo primo compleanno, ed io e Andrea il nostro primo anno come genitori. Essere genitori è un viaggio in una terra straniera tanto impervia quanto affascinante... dalla quale non si vorrebbe più ripartire. L'inizio del viaggio è stato molto difficile, poi ho imparato ad ascoltare il mio istinto senza curarmi dei consigli di tutti coloro che amano porsi come "esperti in materia" (non capendo che l'unica cosa che ottengono è l'irritazione dei neo-genitori). E così.... Il nostro tenero fagottino ha avuto accesso al lettone, e sono quasi del tutto cessati i pianti notturni dei primi mesi... In braccio a volontà, per la sua (e la nostra) gioia... Allattamento a richiesta e prolungato (Sono proprio orgogliosa di essere riuscita ad allattare mio figlio, nonostante l'incipit in salita a causa della prematurità, del suo scarso peso e dell'ignoranza sull'argomento, che porta chiunque a mettere in dubbio le proprietà nutritive del latte umano e a pensare che il latte formulato sia un passaggio obbligato: allatto tuttora il mio pulcino, ed è sempre un momento dolcissimo. Sono arrivata persino ad amare le poppate notturne, al caldo, sotto le coperte, abbracciati.)... Portato spesso e volentieri nel marsupio, a contatto con il cuore di mamma e papà... Insomma, sempre "accolto" e, per quanto possibile, capito.
Se all'inizio pensavo di essere un disastro come mamma (troppo "morbida", crescerà viziato), ora so che ci sono diversi esperti in Pedagogia che pensano che questo sia il modo GIUSTO di allevare i figli: un modo in grado di formare personalità sicure, indipendenti e serene. PER FORTUNA, "mi sono ascoltata", e ho fatto di testa mia :)

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